CAMPIONATO CALCETTO TORINO – Strapotere nelle partite di ieri nel San Valentino del Champions Five Balon Boys, sempre più nel vivo quest’edizione davvero emozionante, portano a casa i tre punti con due larghe vittorie il Crc che s’impone per dieci a due sulle Vecchie Glorie grazie anche ad uno strepitoso Enrico Chiaussa, poker per il numero sette. Nell’altro match quindici a quattro per il Wall Of Paradise contro un rimaneggiato G8 Calcetto, qui invece il protagonista è Bomber Vultaggio autore di ben otto reti che trascinano i compagni ad una splendida vittoria. CHI HA INVENTATO IL CALCIO? È lo sport nazionale ed è amato da (quasi) tutti: il calcio sembra esistere da sempre. Ma chi ha avuto, per primo, l’idea di questo gioco?
Sembra che il calcio sia nato in Cina , durante l’XI secolo avanti Cristo, con il nome di Tsu-chu . Era un gioco che prevedeva l’uso di un pallone ripieno di piume o capelli femminili e che doveva essere infilato in porte di bambù usando solo i piedi. Questo sport era considerato un vero e proprio esercizio fisico tanto che, durante la dinastia degli Han , veniva ritenuto un’esercitazione fisica fondamentale! Non si se se, già in quell’epoca, le squadre avessero delle mascotte , quello che si sa è che in Giappone , circa 600 anni più tardi si cominciò a praticare un gioco simile chiamato Kemari . La maggior differenza con il calcio moderno è che la palla non doveva toccare terra, ed era passata al volo da un giocatore all’altro.
Come racconta l’Odissea anche nel bacino del Mediterraneo , già attorno al IV secolo avanti Cristo, i bambini greci e romani giocavano con palle di cuoio imbottite di lana e di piccoli semi.
A Roma il gioco veniva chiamato harpastum (dal verbo greco “arpazo” che significa “afferrare”) e prevedeva due squadre, un campo rettangolare delimitato e separato da una linea centrale. Vinceva chi riusciva ad appoggiare la palla sulla linea di fondo del campo avversario, usando sia le mani sia i piedi!
Il gioco continuò ad avere successo passando da Roma all’intera Europa . Le sue regole cambiarono nel tempo e, durante il Medioevo , diventò addirittura espressione della rivalità tra villaggi vicini: un po’ come avviene oggi con le squadre moderne, che simboleggiano la città che le ospita .
La città dove il gioco del calcio ebbe il massimo fulgore fu la Firenze del governo dei Medici: il campo di gioco era Piazza Santa Croce e il partito ( la squadra ) che vinceva si appropriava delle insegne avversarie . Ogni partito era formato da 27 giocatori : 15 , divisi in tre gruppi di 5, formavano “la linea degli innanzi” che aveva compiti di attacco; cinque , chiamati “sconciatori” , formavano la seconda linea e avevano il compito d’intralciare gli avversari; quattro componevano la terza linea ed erano “i datori innanzi”. Essi rilanciavano la palla verso gli innanzi; tre , infine, formavano l’estrema linea dei “datori indietro “, che impedivano agli innanzi avversari di raggiungere con la palla il fondo del campo e fare punto!